The Team Riese vs Vigor Basket Conegliano 63-68 (11-14; 24-36; 33-53)

The Team Riese: Campagnolo 8, Pratesi 3, Fabris 5, Bizzotto 22, Sbrissa, Rudatis 3, Marini 13, Pauletto, Stocco, Civiero, Buratto, De Bortoli 9. All. Frattin/Sonda.

Vigor Conegliano: Ndiaye 7, Casagrande, Cavinato 7, Cagnoni 10, Bonesso 8, D’Ambrosio 2, Sartori 6, Bosco, Zamattio 20, Zanchetta 8. All. Fuser/Sanson.

Note: Riese TL10/16, T3pti 6 (3 Bizzotto, 2 Marini, 1 Campagnolo). Fallo tecnico alla panchina. Conegliano TL 15/15, T3pti 9 (4 Zamattio, 2 Zanchetta, 1 Ndiaye, 1 Cavinato, 1 Cagnoni). Fallo tecnico alla panchina.

Arbitri: Spinieli e Fantacuzzi.

Se la partita fosse finita al 30º minuto, saremmo qui a celebrare una delle migliori, se non la migliore prestazione della stagione.

E invece.

E invece è successo qualcosa di imponderabile, indubbiamente shockante, tanto da condizionare quasi irreparabilmente le sorti della gara.

Vedere un compagno, un atleta, un ragazzo a terra in crisi respiratoria non è mai un’immagine piacevole, anzi. Lo spavento poi porta nervosismo, e questo peggiora ulteriormente l’approccio, nonostante la paura sia fortunatamente scemata poi vedendo Marchetto Casagrande camminare verso la propria panca dopo uno scontro di gioco.

Insomma, quella che già si preannunciava come una partita tosta è stata ulteriormente “inasprita” da questo episodio e, volendoci vedere col senno di poi qualcosa di buono, ciò nonostante i ragazzi hanno resistito all’assalto di Riese senza lasciare scivolare via una partita dominata fino al 30º minuto.

Dopo un primo quarto in equilibrio, condizionato da qualche palla persa di troppo e rotto solo nel finale da una tripla di capitan Zanchetta, l’onda si è gradualmente alzata, soprattutto grazie alla corrente inarrestabile di un ispiratissimo Zamattio. In tutto questo, nonostante qualche leggerezza, una difesa tosta e capace di concedere agli avversari la miseria di 24 punti in 20 minuti.

Alla fine del terzo, i punti concessi erano 33. I ragazzi di Frattin vedevano il ferro come una buca da golf, mentre Zamattio, Cagnoni e Sartori lo centravano con continuità. Nell’ultimo quarto Bizzotto e compagni hanno giocato il tutto per tutto, riuscendo – grazie soprattutto a quanto raccontato prima – a riprendere una partita già persa. Ma la realizzazione immacolata di tutti i tiri liberi guadagnati a seguito del fallo tecnico subito dalla nostra panchina hanno fatto sì che i due punti se li sia presi chi ha dimostrato, nei 40 minuti, di meritarseli di più. In termini tecnici, ma soprattutto mentali. Perché con Chetto si è rialzata tutta la squadra. Perché la nostra è prima di tutto una squadra con un cuore, e questo conta più di tutto!

Forza fioi!

Forza Vigor!