Vigor Basket Conegliano vs Basket Roncaglia 55-63 (14-21; 27-30; 40-43)

Vigor Conegliano: Ndiaye 8, Casagrande 2, Cavinato 8, Cagnoni 8, Bonesso 14, D’Ambrosio, Sartori 6, Bosco, Zamattio 9, Zanchetta. All. Fuser/Sanson/Benincà.

Basket Roncaglia: Salvato 14, Mason 2, Visentin, Lazzaro 2, Schiavon 10, Galeazzo, Valente, Scancelli 16, Mazzonetto 2, Perez Hernandez 10, Di Salvia 7, Sorgato. All. Zagolin/Pilotto.

Note: Conegliano TL 3/8, T3pti 4 (2 Bonesso, 2 Zamattio, 1 Cagnoni). Tecnico alla panchina. Roncaglia TL 6/13, T3 9 (2 Salvato, 2 Schiavon, 2 Perez Hernandez, 2 Di Salvia, 1 Scancelli). Uscito per falli Mazzonetto.

Arbitri: Cavedon e Libralesso.

Che Roncaglia fosse una squadra solida e tosta non era un’incognita. Che la sconfitta in quel di Murano fosse stata solo un clamoroso scivolone o quasi, nemmeno. Che da questo scontro ad alta quota potesse scapparci la sconfitta, non è assolutamente una sorpresa. Non possiamo dire che fosse scontato, sia chiaro. Tant’è che alla fine Visentin e soci la vittoria se la son dovuta sudare.

E questo, chiaramente, è l’aspetto positivo da cui trarre coraggio e consapevolezza. Perché è vero che abbiamo sempre inseguito, ma è altrettanto vero che se Di Salvia non avesse tagliato le gambe ai nostri con due triple oggi potrei raccontarvi un’altra partita. Ed è vero che abbiamo segnato poco, ma che abbiamo anche fatto segnare poco, specie nei due quarti centrali, dove abbiamo dato il nostro meglio.

Ma per battere l’esperta e talentuosa capolista, di quarti ne devi giocare bene, anzi benissimo, quattro su quattro. Perché Salvato, Lazzaro, Scancelli ed Hernandez non possono proprio perdonare alcun passaggio a vuoto.

E l’abbiamo pagato.

Continuando a guardare gli aspetti positivi, si confermano l’affidabilità di Bonesso, il solido contributo di Cagnoni, Ndiaye e Cavinato, ma soprattutto la crescita di Zamattio e Sartori. Unica nota negativa, se vogliamo, la serataccia di D’Ambrosio: avesse buttato dentro i suoi soliti punti, magari, l’avremmo anche portata a casa. Ma sappiamo che non è sui “se” e sui “ma” che si fanno i conti.

La maturazione del nostro gruppo deve passare, volente o nolente, anche per questi ostacoli. Come già detto, è importante farne tesoro, guardando agli errori come esempi da non ripetere e basta. Con la testa alta concentriamoci sulla prossima tappa, contro un’altra diretta rivale appaiata a pari punti in classifica.

Pronti per tirar fuori ancora qualcosa di meglio!

Forza fioi!

Forza Vigor!