Play Basket Carrè vs Vigor Basket Conegliano 65-55 (11-17; 29-26; 44-37)

Play Baket Carrè: Brusaterra, Fongaro T. 6, Zuccato, Viero, Fongaro M., Schiavon 5, Montanari, Carretta, Buia 10, Rigon 15, Trentin 1, Chemello 14, Campiello 8, Crosato 6. All. Calgaro/Santacatterina.

Vigor Conegliano: Ndiaye 12, Casagrande 2, Cavinato 7, Cagnoni 10, Bonesso 9, D’Ambrosio 8, Sartori 5, Bosco, Zamattio, Zanchetta 2. All. Fuser/Sanson.

Note: Carrè TL 13/18, T3pti 6 (2 Rigon, 2 Buia, 1 Chemello, 1 Schiavon). Tecnico a Buia. Conegliano TL 12/20, T3pti 7 (2 D’Ambrosio, 2 Cavinato, 2 Bonesso, 1 Cagnoni).

Arbitri: Dian e Cuka.

Com’è che si dice? Quel che non uccide ti fortifica. E come credo d’aver già detto svariate volte in passato, certe sconfitte non possono che aiutarti a crescere. Vediamola dunque così: a Carré, contro una squadra tosta, esperta ed attrezzata, abbiamo lasciato due punti spendibili in favore di una “lezione” che ben ci farà per il futuro.

Eppure tutto era iniziato nel migliore dei modi.

Seppur con il mirino da calibrare in attacco, nei primi dieci minuti abbiamo più che ben tenuto il campo, tenendo i padroni di casa al di sotto delle proprie medie realizzative e fuggendo sul +6 con una vampata di D’Ambrosio nel finale. Chiaramente troppo poco per impaurire i lupi vicentini. Tant’è che Schiavon, in un paio di possessi, ha immediatamente limato il gap ad inizio del secondo quarto e dato il “la” ad una nuova partita. Purtroppo per noi, non più positiva e promettente.

Col precoce 2º fallo di Bonesso, l’assetto in campo ha iniziato un po’ a scricchiolare, faticando soprattutto in attacco a trovare ritmo e soluzioni. Ciò nonostante, grazie alla continuità in difesa, Carré non riusciva a scappare chiudendo a metà sul +3. Se nel terzo quarto, poi, era lecito aspettarsi un rientro in campo con i nostri nuovamente carichi come contro Ormelle, abbiamo invece ritrovato una squadra incerta.

Campiello fa valere la sua fisicità e la sua esperienza, Rigon e Chemello la mettono con continuità mentre noi cominciamo a sbagliare anche gli appoggi più semplici. Chiuso il terzo quarto con un pur sempre recuperabile-7, crolliamo all’inizio dell’ultimo periodo fino ad un inimmaginabile -18.

I fioi, però, hanno dimostrato ugualmente carattere e riordinando per tanto possibile forze ed idee hanno pian piano ricostruito. Con Bonesso, Cagnoni, Ndiaye e Cavinato lo scarto é stato limato fino al -10 finale che meglio rappresenta quanto visto effettivamente in campo. Abbiamo pagato a caro prezzo una perdita di equilibrio che si è protratta troppo a lungo per non perdere di vista un avversario indubbiamente forte. Questo ci fa senz’altro recriminare, ma la sensazione d’aver fatto vincere la squadra di Crosato e non d’essere andati lì a soccombere dovrà essere un ulteriore stimolo. Per la crescita fisiologica e la reciproca conoscenza.

Guardandosi negli occhi, guardando già il prossimo avversario a testa alta.

Forza fioi!

Forza Vigor!