Virtus Venezia vs Vigor Basket Conegliano 83-80 d.1ts (21-22; 40-39; 54-57; 75-75)

Virtus Venezia: Calzolari 42, Pellegrinotti 16, Lando 3, Rinaldini, Novello 9, Tissi 8, Querci Della Rovere, Maddaloni 2, Bacci 3. All. Calzolari/Callegaro.

Vigor Basket Conegliano: Faldon 2, Mazzotto, Dalle Crode, Dalto 13, Negro 30, Meneguz 11, Armellin 18, De Rosa, Soldan 2, Paoletti 2, Senchyshyn 2. All. Guzzonato/Pagnelli.

Note: Venezia TL 28/36, T3pti 4 (2 Pellegrinotti, 1 Tissi, 1 Novello. Conegliano TL 8/13, T3pti 8 (7 Negro, 1 Dalto). Usciti per falli Negro, Meneguz e Paoletti.

Arbitri: Brizuela e Novello.

Trasferta in laguna poco fortunata per la truppa di coach Guzzonato. Vincere all’Arsenale è sempre difficile, sia per la particolarità logistica della trasferta che per il campo, roccaforte della Virtus, se a questo aggiungiamo la presenza di un giocatore di classe cristallina, fuori categoria per il campionato Gold, che ne mette 42 a referto, allora il difficile diventa impossibile.

I ragazzi coneglianesi, forti della bella vittoria nell’ultima gara casalinga, ci hanno provato fino alla fine, costretti a rincorrere gli avversari per tutto il secondo tempo, passando per un supplementare, per arrivare ad un finale che grida vendetta per una decisione arbitrale che ha condizionato gli ultimi 10 secondi di partita bella, intensa e combattuta.

Al pronti via Meneguz e compagni partono col piede giusto, invadendo l’area avversaria con penetrazioni facili che obbligheranno i lagunari ad abbandonare la difesa a uomo e proporre una zona dispari che porteranno avanti fino alla fine della partita. Nel frattempo il top player Calzolari si mette in moto e comincia martellare la difesa vigorina, che di suo non ci mette la giusta determinazione, complici le dimenticanze sui rimbalzi e secondi tiri concessi con troppa facilità. Con questa inerzia la Virtus Venezia chiude il primo tempo davanti di un punto (39-40).

Alla ripresa l’atteggiamento in difesa cambia: maggiore intensità, comunicazione e le giuste collaborazioni limitano il talento offensivo dei lagunari, 18-14 il punteggio per i nostri ragazzi che chiudono un quarto poco spettacolare, ma concreto con 3 punti di vantaggio. Arriva però la svolta della partita, un parziale di 12-0 ad inizio ultimo quarto dei veneziani porta coach Guzzonato a dover chiamare un time-out di rottura, per evitare che il virus stagionale prenda piede nella under 17 di questa annata: squadra allo sbando, in balia degli avversari e che non riesce a reagire al momento di difficoltà. Ed è qui che la squadra mostra maturità, quella maturità su cui coach Guzzonato ha fermamente lavorato in questi mesi che è davvero il vero obiettivo della stagione: con pazienza, una difesa più attenta e un attacco fluido lentamente la distanza tra le due squadre si è accorci fino al 75-75 decretato dal suono della sirena finale.

Supplementare all’Arsenale. Un overtime in cui per i primi 2 minuti e mezzo non si segna, poi fuochi di artificio da entrambe le parti fino all’episodio che ha condizionato la partita, dopo una palla persa della Vigor, a 10 secondi dalla fine, un necessario fallo sistematico viene valutato con troppo eccesso di zelo antisportivo dalla copia arbitrale che di fatto consegna la vittoria ai padroni di casa. Peccato perché sarebbero stati altri 10 secondi di pallacanestro giocata, dove la storia poteva essere riscritta in modo diverso.