Junior Basket Leoncino vs Vigor Conegliano 84-74 (17-17; 44-42; 63-59)

Junior Basket Leoncino: Buogo 9, Sartori 19, Presutto 12, Modenese 21, Ferreri, Stevanato 9, Reggio, Tronchin 2, Favaro 6, Capodaglio 6, Busato, Trestini. All. Costantini/Pederzolli.

Vigor Conegliano: Pavanello, Negro, Ndiaye 11, Scimone 15, Casagrande 3, Piovesana, Michelin 5, Bandiera 18, Ganna 11, Bosco 6, Zanchetta, D’Ambrosio 5. All. Fuser/Guzzonato/Sanson.

Note: Mestre TL 17/28, T3pti 5 (2 Sartori, 2 Modenese, 1 Presutto). Conegliano TL 14/32, T3pti 6 (2 Ganna, 1 Casagrande, 1 Bandiera, 1 D’Ambrosio, 1 Scimone).

Arbitri: Frigato e Spinieli.

Non è il caso di drammatizzare. Ma nemmeno far finta che qualche problema non ci sia. Perdere cinque partite di fila non è irrilevante, ma se pensi che sei alla prima di ritorno, che due sconfitte sono arrivate con le prime della classe e che con la penultima in classifica hai sbagliato 18 tiri liberi su 32 non ti puoi nemmeno dare per spacciato.

C’è già chi scrive di tunnel, ma la luce per noi non è poi così distante. Sabato scorso, e non me ne voglia il Leoncino, la partita l’abbiamo lasciata andare noi. A tratti abbiamo giocato anche un bel basket, ma senza riuscire a concretizzare. Né su azione, tantomeno dalla linea della carità. Per non parlare delle gentili concessioni difensive.

Ai giovani mestrini va dato adito, a dispetto dell’età e del gap in termini di esperienza, d’aver voluto vincere più di noi. Senza guardare la carta, ma facendosi trascinare dalla mentalità. Una bella Under 19 additivata, che sa giocare e che si sa esaltare. Che dopo una bella azione corale in cui abbiamo mancato la tripla, ad esempio, ci ha puniti con un fulmineo contropiede. Questa per me è stata l’immagine della partita. Tre quarti sono passati così, in equilibrio senza farsi troppo male, poi il Leoncino ha dato la scossa alla gara e noi siamo rimasti annichiliti. Sartori, Buogo e Presutto ci hanno lasciati lì, a combattere prima di tutto con noi stessi. Con la nostra frustrazione. Incapaci, sul -10 ed una vita da giocare, di rientrare in partita.

E il 44% dalla lunetta é l’emblema del fatto che il nostro primo avversario siamo noi. Perché i tiri liberi si tirano senza essere difesi né ostacolati. É un fondamentale in cui conta più la concentrazione, la meccanica, la ritualità che la tecnica. Puoi tirarne 200 al giorno, ma se hai paura di segnarli quando conta non entreranno mai. E allora è da qui che dobbiamo partire.

Ripartire. Ritrovando entusiasmo. Solo così torneranno le doppie doppie di Assane, continuerà la crescita di Bandiera e la presa di posizione di Scimone come terminale offensivo. Idem Ganna. Solo così papà Prando, Michelin e Tobe potranno dar libero sfogo alla loro esperienza e controllata spregiudicatezza. Solo così Marchetto, Piove e Bosco potranno dare il loro fondamentale contributo. Solo così anche i più giovani potranno essere pienamente coinvolti, insieme all’ultimo arrivato e promettente Domenico.

Lo so, questo non è un articolo ma un “pippone”. Credo che non sarà questo a cambiare il vento, ma tutti noi siamo e dobbiamo essere certi che succederà. Già domenica prossima.

Forza fioi!

Forza Vigor!