Basket Salzano vs Vigor Conegliano 68-71 (13-18, 36-33,61-48)

Basket Salzano: Bobbo 14, Cipolato 10, De Nat 5, Fabris 2, Facchinetto, Fondzeyuf Nsame 2, Jovancic 6, Malvestio, Meneghin 6, Rudatis 13, Sabbadin 8, Zorzi 2. All. Bertoldero.

Vigor Conegliano: Ndiaye 21, Casagrande 18, Favalessa, Michelin 6, Bandiera 13, Ganna 5, Bosco 2, Rinaldi, Negro, Zanchetta 6. All. Fuser/Guzzonato/Sanson.

Note: Salzano TL 10/15, T3pti 6 (2 Meneghin, 2 Jovancic, 1 Cipolato, 1 Bobbo). Conegliano TL 11/15, T3pti 6 (3 Casagrande, 2 Ndiaye, 1 Bandiera).

Arbitri: Cavedon e Baccin.

Il basket è uno sport incredibile. Ed incredibile è quel che è successo sabato scorso a Salzano. Perché ne ho viste di rimonte nella mia vita cestistica, fatte e subite. Ma di un parziale di 21-0 in 6’50”, nell’ultimo quarto, in trasferta, contro una Signora squadra e così corte rotazioni a disposizione francamente non ne ricordo.

Poco da dire, i fioi hanno voluto vincere. Vogliamo dire che sul +18 i ragazzi di Bertoldero si sono seduti? Diciamolo. Ma stavolta va premiato un concentrato di umiltà, attitudine e consapevolezza mia visto nei 193’10” fin qui giocati in campionato. Lo sottolineo, senza Prandini, Piovesana e Mutton, con Scimone e Favalessa presenti per onor di firma.

Gli eroi di giornata?

Assane e Chetto. Batman e Robin. Il primo si è preso la squadra sulle spalle, soprattutto nella remuntada finale. Gli è stata affidata la palla, si è preso falli e dalla lunetta ci ha riportati a contatto. Poi, la ciliegina sulla torta, la triplino a 1”9 dall’ultima sirena. Apoteosi. Il secondo ha dimostrato, manco ce ne fosse bisogno, di essere un giocatore affidabile. Alla bisogna, col talento e la garra di cui è dotato, ha risposto “presente!” ed ha sfornato punti, gioco e la solita aggressività difensiva. Non è la prima volta che lo dico, Marchetto Casagrande è un esempio e si è meritato questa piccola grande soddisfazione. Ehi, super anche tutti gli altri eh! Sia chiaro. Un Bandiera in crescita, un Ganna un po’ sottotono ma sempre utile, la solidità di Michelin e Zanchetta ed il solito generoso Bosco.

Però, c’è un però.

Che quel passaggio a vuoto che ci fa sprofondare agli inferi non può continuare a proporsi ad ogni partita. È successo con Jesolo, è successo con Bolzano ed è successo pure a Salzano. Il paradiso non è sempre lì a 7’. I precedenti insegnano. Il paradiso, magari, guadagnamocelo un po’ prima. Che ne dite?

Forza fioi!

Forza Vigor!